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I TO EYE... per la via della seta in tandem

Foto di gruppo

Sono passati una decina di giorni ed ora si trovano al confine con la Slovenia: stiamo parlando di Davide, due suoi amici ed un TANDEM

Lunedì 11 marzo alle ore 10, noi ragazzi di 3E e 3B della scuola secondaria Carlo Allegretti abbiamo incontrato un ragazzo che sta per compiere un’impresa che ha dell’incredibile: Davide Valacchi è un ventottenne, non vedente, originario di Ascoli, che ha deciso di partire con due suoi amici verso la lontana città di Pechino. La cosa più straordinaria è che ha deciso di portare a termine questa impresa viaggiando in tandem.

Davide è partito venerdì 8 marzo da Roma e lunedì, passando per le nostre e le sue terre, ci ha regalato la possibilità di incontrarlo e fargli delle domande su di lui, sulla sua disabilità e sul suo straordinario viaggio.

Un particolare che ha reso tutto ancora più emozionante l’incontro è stato il fatto che non ci siamo dovuti incontrare formalmente in un’aula di scuola ma ci siamo ritrovati lungo la via Salaria, “sulla loro strada” senza doverci sedere o metterci in ordine, ma potevamo stare tranquillamente intorno a loro e osservare il mezzo che li porterà a Pechino.

Molte sono state le curiosità da parte nostra: prima fra tutte il motivo di questo viaggio. Davide ci ha raccontato che è innanzitutto una grande prova personale e un'occasione per poter conoscere il mondo, sentire odori, profumi e incontrare persone e storie. Ed è poi un modo per raccontare la cecità in diverse parti del mondo, per conoscere le condizioni dei non vedenti e portare un esempio positivo, un messaggio di speranza a chi si trova con le sue stesse difficoltà.

Abbiamo anche chiesto della sua cecità e lui ci ha spiegato che da bambino aveva la vista ma era affetto da glaucoma, una malattia dovuta ad una pressione eccessiva all'interno dell'occhio che lo ha portato, all’età di 9 anni, alla cecità definitiva.

Siccome fin da piccolo amava andare in bicicletta il suo papà gli regalò un tandem per poter continuare la sua passione.

Ci ha anche detto che questo è il suo primo viaggio all'estero in tandem e che oltre alla preparazione fisica è molto importante l'aspetto psicologico in quanto saranno molti i momenti di solitudine e difficoltà che dovranno affrontare nell’attraversare paesi del Medio Oriente e dell’Asia centrale come Iran,  Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan fino alla grande Cina, dove hanno maggiormente timore per via della lingua, delle scritte e del limitato uso dell’inglese in quel paese.

L'incontro è durato circa una mezz'oretta e poi ci siamo dovuti separare perché… “la strada da percorrere è ancora lunga”.

Abbiamo salutato con un grande ”in bocca al lupo” questi ragazzi, che ci sono sembrati subito degli eroi. Davide ci ha lasciato l'idea di un ragazzo alla mano, in grado di emanare grande energia e la voglia di vivere “alla grande” nonostante gli ostacoli che la vita gli ha messo sulla strada. Anche i compagni di viaggio, oltre ad essere simpatici, devono essere due pazzi come lui per accompagnarlo in questa avventura.

 

 

 

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