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MENS SANA IN CORPORE SANO: Educazione motoria, gioco e sport

Lo sport va a cercare la paura per dominarla,
la fatica per trionfarne,
la difficoltà per vincerla.

(Pierre de Coubertin)

 

Sabato 13 Aprile si è svolto l’ultimo incontro del progetto Pon “Mensa Sana in Corpore Sano” del nostro IC presso il palazzetto dello sport Colle gioioso di Monteprandone.

Questa giornata conclusiva è stata pensata come una lezione aperta, a cui invitare i genitori degli alunni per condividere con loro le attività proposte durante tutto il percorso svolto.

Il progetto, finanziato dal Fondo sociale europeo nell’ambito del PON 2014-2020, si è articolato in due moduli di 30 ore ciascuno ed è stato veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale nonché uno strumento di benessere psico-fisico e di prevenzione.

Il primo modulo, rivolto agli alunni della scuola primaria, si è svolto da novembre a febbraio ed è stato condotto da un docente esperto interno del nostro IC, il professore Daniele Bottoni. Il modulo formativo ha avuto una presentazione ludica delle attività in cui gli alunni, provenienti da realtà diverse, soprattutto per età, hanno avuto l’opportunità di condividere preziosi momenti di aggregazione e socializzazione.

L’impegno e l’interesse nei confronti delle attività proposte si sono consolidati nel corso delle lezioni, e dopo le iniziali esitazioni si è arrivati alla formazione di un gruppo affiatato e ben organizzato, in grado di collaborare efficacemente, coinvolgendo tutti i partecipanti.

Il secondo modulo è stato rivolto agli alunni della secondaria di I grado, delle classi prime e seconde ed è stato realizzato nei mesi di febbraio, marzo ed aprile. Le lezioni sono state realizzate con la collaborazione di una società esterna all’istituto, l’A.S.D. HC pallamano di Monteprandone, nella figura dell’esperto Matteo Romanelli. Attraverso il gioco della pallamano i ragazzi hanno intrapreso un percorso personale di crescita, socializzazione, rispetto dei ruoli, conoscenza e valutazione delle proprie capacità in funzione di mete comuni. Dopo le prime difficoltà legate soprattutto all’eterogeneità del gruppo, i ragazzi sono riusciti a costruire momenti significativi di confronto, rispetto e socializzazione, partecipando tutti alle attività, anche coloro che inizialmente esitavano a mettersi in gioco.

In entrambi i corsi, l’insegnante Amabili Debora, nel ruolo di tutor, ha svolto funzione di supporto al docente esperto nell’organizzazione e gestione delle classi.

Il risultato di questo percorso, socializzato con le famiglie e con rappresentanti dell’amministrazione locale, nell’ultimo incontro, si è concretizzato in una dimostrazione fattiva e reale di come lo sport sia opportunità di inclusione e aggregazione a tutti i livelli.

 

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