Di corsa… verso la finale regionale!!!!
Alessandro Marcozzi stravince la fase provinciale di campestre tenutasi a Porto San Giorgio dimostrando di essere cresciuto con costanza in questi anni in cui ha sempre ben figurato e di avere la stoffa per competere tra i migliori anche alle finali regionali di Ancona del 20 febbraio. Le sue capacità gli permetteranno di fare una ottima gara. A lui tutto il nostro incoraggiamento!!!
Nella stessa giornata altra medaglia con la giovane Gloria che si è classificata quarta nella categoria riservata alle ragazze di prima media.
I campionati studenteschi sono iniziati anche per la squadra femminile di pallavolo che ha raggiunto le finali provinciali.
Le ragazze hanno conquistato con merito il titolo distrettuale dopo aver vinto al tie-break 15-13 una tiratissima sfida con l'ISC NORD di San Benedetto, altra finalista insieme a noi ad aver vinto il rispettivo girone di qualificazione.
Anche a loro un grandissimo in bocca al lupo per il prossimo appuntamento: la finale provinciale.
PUBBLICAZIONE GRADUATORIE DEFINITIVE AMMISSIONE
PUBBLICAZIONE GRADUATORIE DEFINITIVE AMMISSIONE CLASSI PRIME SECONDARIA 1 GRADO, CLASSI PRIME PRIMARIA E NUOVI ISCRITTI INFANZIA - ANNO SCOLASTICO 2019- 2020.
Il Dirigente Scolastico
Francesca Fraticelli
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Gli alunni delle classi 2 A, 3 A, 3 B di Borgo da Monte, nella settimana dal 21 al 25 gennaio, hanno lavorato e riflettuto insieme ai loro insegnanti sulla Giornata della Memoria. Abbiamo voluto dedicare a questo importante appuntamento un’intera settimana, abbiamo voluto allargare la giornata dandole uno spessore e un’intensità tale da poter veramente lasciare dentro di noi un segno indelebile.
Gli alunni hanno potuto riflettere sul significato di “memoria” e “ricordo” che ci rimanda ad un “serbare nel cuore”, il cuore appunto era per gli antichi la sede della memoria. Gli studenti hanno inoltre parlato della differenza tra la “sofferenza” e il “dolore” riportando esperienze personali significative e hanno raccolto con delicatezza e rispetto i racconti dolorosi dei loro compagni. Abbiamo pensato che solo scuotendo empaticamente le nostre coscienze potevamo avvicinarci all’Olocausto e alla drammaticità di quel periodo storico.