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LA GIORNATA DELLA MEMORIA

L'Albero della memoriaGli alunni delle classi 2 A, 3 A, 3 B di Borgo da Monte, nella settimana dal 21 al 25 gennaio, hanno lavorato e riflettuto insieme ai loro insegnanti sulla Giornata della Memoria. Abbiamo voluto dedicare a questo importante appuntamento un’intera settimana, abbiamo voluto allargare la giornata dandole uno spessore e un’intensità tale da poter veramente lasciare dentro di noi un segno indelebile.

Gli alunni hanno potuto riflettere sul significato di “memoria” e “ricordo” che ci rimanda ad un “serbare nel cuore”, il cuore appunto era per gli antichi la sede della memoria. Gli studenti hanno inoltre parlato della differenza tra la “sofferenza” e il “dolore” riportando esperienze personali significative e hanno raccolto con delicatezza e rispetto i racconti dolorosi dei loro compagni. Abbiamo pensato che solo scuotendo empaticamente le nostre coscienze potevamo avvicinarci all’Olocausto e alla drammaticità di quel periodo storico.

La visione del filmato “La stella di Andra e Tati” che racconta ai ragazzi la storia delle sorelle Bucci, deportate insieme a tutta la loro famiglia in un campo di concentramento, ha commosso gli alunni e li ha resi partecipi di avvenimenti che hanno riguardato milioni di persone.
Nelle classi abbiamo letto i libri “L’albero della Memoria” di Anna e Michele Sarfatti e “Il gelataio Tirelli” i quali ci hanno permesso di ripercorrere gli accadimenti storici che hanno segnato il nostro Paese e l’Europa intera.
Il gelataio Francesco Tirelli con il suo coraggio ha salvato a Budapest le vite di molti ebrei nascondendoli nella sua gelateria, portando loro cibo e conforto, per questo è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”.
La storia di Francesco Tirelli ci ha dato la possibilità di riflettere sulla possibilità che ciascuno di noi può e deve essere giusto e coraggioso nel difendere la dignità e la libertà dell’uomo quando essa viene calpestata.
Abbiamo analizzato testi poetici di Joyce Lussu, Gina Tota e Primo Levi e da essi siamo riusciti a cogliere la profondità di un dolore straziante e le grida silenziose di milioni di persone che hanno subito violenze atroci.
Ci siamo dedicati poi alla realizzazione di un albero tridimensionale sul quale abbiamo appeso scarpette rosse e i nomi dei Giusti tra le Nazioni; in esso abbiamo voluto raccogliere il dolore ma anche la speranza e il coraggio. L’albero della Memoria possiede radici molto lunghe che nessun vento riuscirà ad estirpare così come la nostra volontà di ricordare rimarrà forte contro ogni tentativo di annullarla.
Abbiamo imparato che la nostra Memoria non è rivolta solo verso il passato ma è molto attenta anche al presente e ad ogni tentativo di far resuscitare razzismo, odio e violenza contro l’umanità.
L’umanità non è per noi un concetto astratto ma riguarda ogni singolo uomo, ogni singolo sguardo, ogni singola vita.
PER NON DIMENTICARE

GALLERIA FOTOGRAFICA

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